Quando
si affrontano periodi di incertezza economica come i momenti che stiamo
vivendo, l’investimento in oro è il primo a cui si pensa per salvaguardare i
propri risparmi. E’ ancora così nel 2016 e cosa è cambiato dal passato? E’ l’oro
ancora lo strumento rifugio che ha protetto risparmi e patrimoni conservando il
loro potere d’acquisto?
Il
metallo aureo è da svariati millenni lo strumento che ha permesso a qualunque
risparmiatore di proteggersi da momenti di incertezza riguardo al futuro
economico, finanziario, valutario e politico di un Paese. L’oro ha sempre svolto
il suo compito di conservare il potere d’acquisto del patrimonio investito
superando senza conseguenze speculazioni, crisi ti tipo economico, guerre e tutti
i periodi più bui della storia.
Se
prendiamo un lasso di tempo più corto, possiamo vedere che molti investitori
stanno snobbando l’oro come investimento e taluni lo considerano addirittura un
investimento obsoleto. Il punto è che l’oro resta l’unico investimento, con l’argento,
capace di mantenere il potere d’acquisto poiché non inflazionabile da nessun
Governo o banca centrale, come invece non accade per ogni valuta nazionale che
può essere ed è inflazionata secondo le condizioni economiche. L’oro è una
assicurazione contro le politiche inflazionistiche dei Governi e contro le
crisi.
Gli
unici periodi storici in cui la valuta non ha subito inflazione sono stati i
periodi ove le valute sono state legate all'oro con un cambio fisso. Nel nostro
sistema capitalistico mantenere l’inflazione a zero è pressoché impossibile nel
lungo termine e spesso dannoso al sistema stesso per cui non è sicuramente prevedibile
un ritorno al cambio fisso con l’oro: fatto sta che di conseguenza l’oro sarà
sempre in una posizione di vantaggio rispetto a qualsiasi valuta nazionale nel
lungo periodo.
L’oro
oscilla molto nel breve periodo (ha una alta volatilità) e si comporta molto bene
nei periodi di crisi quando gli altri investimenti diventano troppo rischiosi
con probabili perdite dovute ad un trend di ribasso del prezzo.
L’oro,
a meno che non venga utilizzato per speculazioni a breve termine, ha ed ha
sempre avuto un diverso obiettivo rispetto a molti investimenti come quelli
azionari ed obbligazionari: esso non produce ricchezza ma la mantiene
conservando il potere d’acquisto. Gli investimenti azionari ed obbligazionari
sono spesso utilizzati per aumentare il patrimonio con ritorni maggiore del tasso
di inflazione: come è ben noto ci sono periodi di crescita e ci sono crisi,
esiste il valore nominale dell’investimento e quello reale.
Quindi
conviene nel 2016 investire in oro? Dipende dalle esigenze dell’investitore,
dalle sue priorità ed aspettative. Se si vuole mantenere il proprio potere d’acquisto
nel lungo termine incuranti delle oscillazioni nel breve periodo, investire in oro è un investimento sicuro da questo punto di vista. Chi vuole speculare e
pensa che ci troviamo in un periodo di crescita farebbe bene a cercare
alternative più redditizie.
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